ll furto della meridiana di Catania e come " tagliare" il tempo.
Manio Valerio Massimo Messalla , console della repubblica romana condusse le sue legioni vittoriose in 67 cittadine siciliane , tra cui Messina e Catania, vincendo un'importante battaglia contro i cartaginesi ad Imera durante la prima guerra punica.
Rubò da Catania un sofisticato orologio solare fatto dai maestri etnei e lo fece porre a sua gloria nel foro della città eterna. Il conquistatore, ignorava che più a nord, l'inclinazione dell'ombra sarebbe stata diversa .
I Romani da quel momento per oltre un secolo lessero le ore sbagliate . Questo errore ci fa pensare a quanto sia difficile misurare il tempo in modo standardizzato.
La stessa parola tempo deriva dal radice indoeuropea TEM che vuol dire tagliare (quindi noi tagliamo il tempo).
I primi sistemi di misurazione del tempo furono gli orologi solari diffusi dall'età del bronzo , gli egiziani avevano ideato pure uno portatile. Ma non è che brillassero per precisione (il sole cambia angolazione durante l'anno e se la parete dell'orologio non è perfettamente orientata est /ovest la misurazione è alterata), comunque sia per gli standard antichi anche un'ora approssimativa poteva andare bene . I primi a tagliare il tempo furono i sumeri , che invece di usare il sistema decimale usavano quello a base 12 . Introdussero le dodici ore (anche per questo i mesi sono dodici ).
Quando ci si accorse della difficoltà a misurare il tempo con meridiane (non funzionano di notte e con le nuvole) , si introdussero le clessidre . Inizialmente non erano come quelle che conosciamo, all'inizio erano ad acqua (clessidra significa letteralmente “ladro d'acqua”) anche queste però visto l'alterazione di viscosità dell'acqua variabile in funzione della temperatura e l'usura dovuta all'azione del liquido non erano per niente precise.
Solo nel medioevo si passò alla sabbia (il quarzo mantiene abbastanza costante il suo volume), con lo svegliatoio meccanico dove la sabbia scendendo azionava per gravità una serie di meccanismi , che producevano un segnale sonoro per la sveglia e richiamare i monaci alla al vespro mattutino.
Con l'invenzione dei sistemi a carica a molla , gli orologi divennero sempre più compatti e precisi , nel XVI secolo in Germania furono inventati i primi orologi tascabili (avevano forma ovale simile ad un uovo).
Grazie al grande Galileo Galilei ed ai suoi studi sul pendolo si ottennero i primi orologi che sfruttavano il movimento oscillatorio , alla fine del '600 .
Ad un certo punto gli orologi divennero sempre più precisi che si dovette definire l'unità di misura del tempo , fu così che nel 1820 si ottenne la definizione di secondo come una parte su 86400 del giorno medio .
Definizione rivista molte volte in funzione del fatto che la terra rallenta la sua rotazione .
La misura del secondo viene definita oggi in base alle proprietà di decadimento radioattivo del Cesio 133 , tanto che il secondo è l'unità di misura definita con maggiore accuratezza, attualmente nell'ordine di 10 alla -12..
Il rallentamento terreste viene corretto di tanto in tanto con l'aggiunta di un secondo “bisestile” chiamato “ secondo intercalare” dal 1972 ad oggi sono stati aggiunti 45 secondi , non pensiamo che il console Messalla se ne sarebbe accorto , ma oggi nell'età di internet non si può fare a meno di tanta precisione.