Il giallo è un colore nello spettro della luce visibile. Ha una lunghezza d’onda dominante di circa 570-590 nm.
Dal punto di vista etimologico in italiano la parola giallo deriva dal francese antico jalne a sua volta derivante dal latino gălbĭnum derivato di gălbus con significato di ‘verde-giallo.
La sorte toccata al giallo è qualcosa di particolare. Potremmo definirlo come un colore che, a un certo punto, si è sdoppiato e anche il suo significato si è scisso in due parti opposte.
In antichità era infatti una tinta apprezzata e molto usata, specialmente nelle cerimonie e negli elementi decorativi. Simbolo della luce, della ricchezza e della vita occupava un posto di primo piano nel panorama cromatico.
Poiché era ampiamente disponibile, il pigmento giallo ocra era uno dei primi colori usati nell’arte; la grotta di Lascaux in Francia ha un dipinto di un cavallo giallo di 17.000 anni. I pigmenti ocra e orpeggio erano usati per rappresentare l’oro e il colore della pelle nelle tombe egiziane, poi nei murali nelle ville romane. Nella chiesa paleocristiana, il giallo era il colore associato al Papa e alle chiavi d’oro del Regno.
In Cina, il giallo era il colore del Regno di Mezzo e poteva essere indossato solo dall’Imperatore e dalla sua famiglia; ospiti speciali sono stati accolti su un tappeto giallo.
E’ dal Medioevo in poi che la sua storia subisce una deviazione da cui non tornerà indietro e che ne ha determinato gli aspetti negativi di cui è impregnato tutt’oggi.
La gamma di significati che racchiudeva prima ha subito una modificazione nel momento in cui l’oro è diventato un colore a sé stante e al pari del giallo. Da che quest’ultimo era contenitore di numerosi significativi positivi, questi sono passati all’oro che ha acquisito i connotati semantici di brillantezza, divinità, ricchezza, solarità e longevità. Al giallo sono rimasti, invece, quegli indicatori relativi alla temporaneità, al destino di modificarsi e degradarsi nonostante i corrispettivi reali da cui questo colore poteva assumere connotazioni fossero, in prima istanza, il sole e la luce.
E’ in questo modo, invece, che il giallo è divenuto il colore simbolo del tradimenti, dei traditori e dei traditi. Non a caso in arte figure come Giuda sono state col tempo rappresentate principalmente con vesti gialle, come vediamo nel dipinto di Giotto. Anche la stella di Davide posta sulle braccia degli ebrei, sotto il regime nazista, era rappresentata con il colore giallo.
Nel 16 ° secolo in Spagna, gli accusati di eresia e che si rifiutarono di rinunciare alle loro opinioni furono costretti a venire davanti all’Inquisizione spagnola vestita con un mantello giallo.
Il colore giallo è stato storicamente associato agli usurai e alla finanza. Il simbolo di tre sfere dorate si trova nello stemma della Casa dei Medici, una famosa dinastia dei banchieri e istituti di credito italiani del XV secolo.
Le associazioni del giallo alla malattia sono frequenti: un “colorito giallo” è indice di cattiva salute, i neonati affetti da ittero sono gialli e giallo è il colore della bile, il “riso giallo” è una risata convulsa scatenata dalla follia, la febbre gialla e nei secoli passati la bandiera gialla sul ponte delle navi segnalava la peste a bordo.
Ad aumentare la brutta fama del giallo ricordiamo che Il colore giallo è utilizzato (per la sua visibilità) da segnali che indicano la pericolosità di organi in movimento di una macchina.
Le “penne gialle” sono gli autori senza scrupoli che scrivono al solo scopo di soddisfare gli interessi personali a scapito di altri. Parallelamente, nella cultura anglosassone è ricorrente il termine “giornalismo giallo”.
La xanthofobia è la paura del colore giallo.
Chi è affetto da questa fobia, prova un terrore ingiustificato nei confronti degli oggetti di questo colore
Può bastare anche solo sentir pronunciare la parola giallo, per scatenare negli xanthofobici una forte reazione ansiosa.
La luce del sole a noi terrestri appare gialla , pur essendo perfettamente bianca ma, quando arriva sulla Terra, l’atmosfera diffonde prevalentemente la radiazione azzurra (colpa dell'ossigeno), quindi è come se gli sottraesse questo colore facendo prevalere i toni luminosi del colore giallo.
In zoologia il giallo, specialmente se associato al nero, indica agli altri animali il pericolo. E' usato, per esempio, da api, vespe ed animali marini tossici o dotati di pungiglione che in questo modo comunicano la loro pericolosità agli altri animali. Altri animali, seppure non siano pericolosi, riproducono la stessa colorazione "fingendosi" tali per scoraggiare possibili predatori.
Il giallo è, in Italia, un genere narrativo che deriva dal colore della copertina di una fortunatissima serie di romanzi polizieschi editi dalla casa editrice Arnoldo Mondadori a partire dal 1929.
Il giallo è parte della bandiera della Sicilia e rappresenta Corleone tra le prime città a ribellarsi agli angioini durante i vespri siciliani.
Ricordatevi però che Megghiu `na vota arrussiari chi centu voti aggianniari. (Meglio arrossire una volta che farsi giallo di bile cento volte).
Fonti : wikipedia. Com ; hisour.