Marzo: deriva dal latino Martius in omaggio a Marte, dio romano della guerra, ma anticamente riconosciuto anche come protettore della natura e della fertilità. Marzo rappresentava il primo mese dell'anno secondo il calendario di Romolo.
Per la sua imprevedibilità marzo era temuto dai contadini siciliani ed era visto come il nemico degli anziani che spesso si ammalavano non reggendo alla variabilità del tempo marzolino , ovviamente esiste una storia siciliana che spiega quest'avversione di marzo per gli anziani.
Narra la leggenda che il mese di marzo una volta era composto da 28 giorni e aprile da 33 giorni.
Finito febbraio iniziò marzo con il suo tempo sempre incerto, un giorno pioveva e faceva freddo, il giorno successivo c'era sole e caldo.
Quando marzo arrivò vide una vecchietta e preso da ardore gerontofilo s'innamorò di lei.
Le chiese di sposarla ma la vecchina rispose di no perchè "marzu ha statu sempri tintu", cioè marzo è stato sempre cattivo.
Ci volevano pochi giorni per poter completare il mese e marzo non era ancora riuscito a convincere la vecchietta la quale lo rifiutava in continuazione sempre con la stessa motivazione. L’anziana, la sera del 28, esclamò: “E ora ci a finisti di fari u pazzu , misi strunzu”.
Marzo sentendo questo, si offese come solo un mese primaverile può fare, parlò con suo fratello aprile chiedendogli di prestargli tre giorni per fare morire la vecchietta che tanto lo disprezzava.
Il fratello gli prestò i giorni e furono talmente tanto freddi che la vecchia morì rimanendo "'mpassuluta" (come l'uva passa, stecchita, secca).
Da allora gli ultimi tre giorni di marzo, ossia 29, 30 e 31, furono chiamati Giorni della Vecchia o Giorni imprestati, nei quali solitamente si ha un ritorno del freddo; anzi vengono considerati tra i giorni più freddi di tutta la Primavera.
Buon Marzo a tutti e attenzione alle sue idi.
Fonti meteogiornale.it